Come Avere un Figlio con un Co-Genitore: Guida Pratica per un Percorso Condiviso

Co-genitorialità di un bambino tra i suoi genitori

Il desiderio di avere un figlio è condiviso da tante persone, ma non è sempre possibile realizzarlo nei tempi o nelle modalità che si vorrebbero. È per questo che molti decidono di diventare co-genitori: una soluzione che prevede una o più persone che si assumono il ruolo di genitore di un bambino, ma senza la classica relazione sentimentale. Talvolta si diventa co-genitori dopo un divorzio o una rottura, e in alcuni casi è una scelta consapevole da parte di uno o più individui.

Molti si chiedono come avere un figlio con un co-genitore. Questo fenomeno è sempre più in crescita online, con diversi servizi, siti web e app che offrono agli aspiranti co-genitori una piattaforma dove scambiarsi informazioni e trovare un partner per diventare mamma o papà.

Diventare co-genitore è dunque possibile? Sicuramente è più facile ora rispetto a qualche decennio fa. Lo sdoganamento delle forme di famiglia alternative e l’avvento delle comunità online ha reso questo percorso molto più accessibile a persone che un tempo non avrebbero avuto la possibilità di esaudire questo desiderio.

Leggi la nostra guida pratica per intraprendere questo percorso condiviso con consapevolezza.

 

Co-genitorialità di un bambino tra i suoi genitori

 

Cosa vuol dire Co-Genitoralità

Diventare co-genitori significa partecipare alla crescita di un figlio, che non per forza includa un rapporto amoroso come il matrimonio, la convivenza o una relazione sentimentale. Il rapporto si fonda su un principio fondamentale: il desiderio di far nascere e accudire un bambino.

Per questo motivo, essere co-genitori ha molte sfumature diverse. Tra gli aspiranti co-mamme e co-papà ci sono persone single che non hanno trovato l’anima gemella, coppie omosessuali che desiderano un figlio, o anche coppie con problemi di fertilità di uno dei partner. Insomma, lo spettro della co-genitorialità è davvero ampio, ma l’obiettivo finale è sempre lo stesso.

Oggigiorno la co-genitorialità è sempre più sdoganata. Se un tempo chi aveva figli al di fuori del vincolo del matrimonio veniva giudicato e penalizzato, oggi sono molte le coppie che hanno figli convivendo, o da single, e altrettante le coppie che hanno divorziato e magari si sono risposate con altre persone.
E sono sempre più i single che esprimono il desiderio di diventare genitori. Scegliere la co-genitorialità diventa dunque un desiderio pragmatico, non più “romantico”, che può funzionare con le giuste precauzioni e il co-genitore adatto.

Ci sono anche dubbi e curiosità che girano attorno ai co-genitori, soprattutto quelli di tipo “elettivo”, cioè che scelgono di diventare co-genitori senza una relazione affettiva con l’altro genitore. Tuttavia, è un rapporto che può funzionare e avere successo, soprattutto quando parte da presupposti molto chiari sul ruolo e il contributo di ogni co-genitore.

Come funziona?

La co-genitorialità si basa su due pilastri: la volontà di una (o più) persone di diventare genitore, e il benessere del figlio che nascerà. Questa volontà può nascere sia da uomini e donne single, che da coppie eterosessuali e coppie omosessuali.
Il focus, insomma, non è più il rapporto sentimentale o la famiglia tradizionale. Si tratta di un nuovo paradigma nel mondo delle relazioni.

Tramite le app o i siti dedicati alla co-genitorialità l’individuo si può mettere in contatto con altre persone che hanno lo stesso desiderio. Si possono mettere a disposizione ovuli, sperma, e molto altro. In questo modo, si incontrato tutti coloro che hanno in comune il desiderio di diventare genitore o aiutare qualcun altro a farlo.

Una volta che l’iscritto incontra la persona giusta per le proprie esigenze, può accordarsi privatamente su come procedere. In alcuni casi si tratta di “tradizionali” rapporti sessuali finalizzati solo alla riproduzione, in particolare nel caso delle coppie eterosessuali. In altri casi può intervenire la fecondazione assistita, soprattutto in casi di omogenitorialità.

L’identikit del co-genitore

Nei siti web dedicati alla co-genitorialità ci sono davvero tante persone diverse.

L’identikit medio, però, ha spesso dei tratti in comune: si tratta spesso di donne, single, tra i 35 e i 45 anni, con un livello di educazione molto alto, e un reddito medio-alto.

Ci sono anche molti uomini. Si tratta soprattutto di uomini gay, di 40+ anni, con un livello di istruzione alto. Tra i profili maschili si trovano anche molti uomini donatori di sperma, alcuni che vorrebbero essere coinvolti nella crescita del bambino, e altri invece che mettono solo a disposizione la possibilità di concepimento.

Diventare Co-Genitori

Come fare per diventare co-genitori? Il modo più semplice è quello di usufruire di un servizio online di co-genitorialità.

Questi sono gli step fondamentali:

  • Trovare un sito web dedicato ai co-genitori
  • Iscriversi come utente e compilare il proprio profilo
  • Cercare tra gli utenti iscritti le persone adatte per intraprendere un percorso di co-genitorialità
  • Iniziare a chattare con gli utenti per intraprendere il percorso di co-genitore

Si può creare un profilo con i dati più importanti su sé stessi e la propria situazione personale. Tra le informazioni che si possono includere sono sesso, età, altezza, peso e altre caratteristiche fisiche (come colore di capelli e occhi). Inoltre, si possono specificare anche interessi, hobby, lingue parlate, e perfino la propria religione.

Lo stato di salute e l’aspetto sono sicuramente tra gli elementi essenziali per chi è alla ricerca di un co-genitore. Altri dati, all’apparenza superflui, sono in realtà importanti per i single che cercano un co-genitore con cui condividere le responsabilità di crescita del bambino; condividere valori e spiritualità sono importanti per accudire una vita in comune.

Una volta trovata la persona giusta, si può iniziare a chattare per capire se si può arrivare ad un’intesa. Questo può significare raggiungere un accordo per l’inseminazione artificiale, oppure per un rapporto finalizzato alla sola procreazione.

Molti siti e app mettono a disposizione anche un forum dove tutti gli utenti possono chiacchierare, scambiarsi consigli, rispondere a dubbi e condividere le proprie esperienze.

Solo figli, niente amore?

Una delle principali critiche della co-genitorialità elettiva è la mancanza del rapporto sentimentale alla base della procreazione. L’amore romantico non è più al centro della nuova famiglia, il che può sembrare strano o inusuale perfino nella società moderna.

Negli ultimi anni molte persone non hanno potuto esaudire il desiderio di diventare genitore. Spesso questo è dovuto dall’impossibilità di trovare il partner romantico giusto.

Eppure, molti dimenticano che il paradigma cambia. Ora è il bambino il centro del rapporto, il focus principale e al quale è dedicato tutto l’impegno dei co-genitori. I valori da sottolineare, in questo caso, sono l’affetto verso il bambino, l’educazione e una crescita sana.

Per questo motivo in molti rapporti di co-genitorialità in cui le responsabilità di accudimento sono condivise tra i genitori è fondamentale che i co-genitori condividano gli stessi valori e le stesse idee su come crescere e formare il figlio. Questo rapporto trasparente e di rispetto è la base per cominciare qualsiasi progetto di genitorialità condivisa.

Coppie gay, si può diventare genitori?

Il desiderio di genitorialità non è esclusivo delle coppie eterosessuali. In questo caso, le coppie omosessuali possono diventare genitori grazie alla co-genitorialità, decidendo anche se includere il genitore che dona ovuli o seme nel rapporto di accudimento del bambino.

Questa tipologia di rapporto genitoriale non è per nulla nuova. Ci sono centinaia di coppie gay che accudiscono figli spesso nati da un rapporto eterosessuale precedente, e che vivono la genitorialità in modo diverso ma pur sempre efficace.

Ci sono diversi tipi di genitorialità che coinvolgono una coppia omosessuale:

  • Il bambino può avere un genitore biologico e un genitore sociale
  • Il bambino può avere quattro genitori, due biologici e due sociali omosessuali
  • Il bambino può avere due coppie omosessuali (una gay, una lesbica) come genitori

Ci sono tantissime variazioni nel concetto di famiglia moderna, ma il pilastro portante è sempre il benessere del bambino.

Nel caso di coppie lesbiche, una dei partner può ricercare un donatore naturale di sperma. In questo caso non c’è per forza obbligo da parte del padre biologico di essere coinvolto nell’accudimento e nella crescita del bambino. La madre che partorisce viene considerata genitore biologico e tutore legale, mentre la sua partner può adottarlo nel caso siano sposate.

Cosa dice la legge

Al momento la co-genitorialità non è normata dalla legge. Questo rende il fenomeno molto flessibile e soggetto a cambiamenti, perché le uniche norme che si applicano sono quelle dedicate alle coppie sposate, e in alcuni casi al riconoscimento dei figli naturali, nel caso il padre voglia riconoscere la paternità del bambino.

Per questo motivo diventa molto importante stabilire delle linee guida con il futuro co-genitore o un vero e proprio accordo legale. Questi accordi servono a stabilire le basi della crescita del figlio/a in modo che in futuro si possano evitare scontri e altre problematiche.
Tra le linee guida si possono trovare il tipo di educazione, l’introduzione alla fede religiosa di uno o due genitori, la situazione abitativa, il tipo di contribuzione economica, e così via.

Diventare Co-Genitori con consapevolezza

Naturalmente, questo percorso non è tutto rose e fiori. Iscriversi ad un servizio di co-genitorialità è solamente l’inizio di un viaggio fatto di ricerca, analisi, e molto altro.

Per questo motivo, ci sono alcuni elementi a cui fare attenzione quando si inizia a ricercare una persona che possa fungere da co-genitore o da donatore di sperma:

  • Affidarsi ad una piattaforma sicura. Fare un’ampia ricerca sulla reputazione della piattaforma scelta, e sui parametri che utilizza per garantire l’affidabilità e la sicurezza dei suoi utenti, in particolare sui donatori di sperma.
  • Mettere fin da subito in chiaro lo scopo della ricerca di un co-genitore. Sei una donna single che cerca un uomo per condividere un percorso di genitorialità condivisa? Siete una coppia omosessuale? Cerchi solo un donatore di sperma che non venga coinvolto nell’accudimento del bambino? Tutti questi parametri sono fondamentali prima ancora di iniziare la ricerca del tuo co-genitore.
  • Nel caso di co-genitorialità condivisa, è fondamentale specificare quali sono i propri valori con cui si vuole crescere il proprio figlio/a. Questioni come la religione, il tipo di educazione, il livello socioeconomico in cui inserire il bambino non sono da ignorare. È importante trovare qualcuno che condivida la maggior parte se non tutti questi elementi, per garantire una crescita stabile e coerente.
  • Attenzione a ciò che dice la legge. Nel caso di un donatore di sperma che non riconosca la paternità del bambino, esiste per il figlio/a la possibilità di richiedere il riconoscimento una volta raggiunta l’età adulta.

La genitorialità è un percorso appagante che presenta sicuramente alcuni ostacoli, ma con la giusta consapevolezza i genitori possono esaudire il desiderio di avere un figlio e la possibilità di accudirlo nel migliore dei modi. Il nostro invito è sempre quello di informarsi a lungo e intraprendere questa strada con cognizione di causa e determinazione.

Co-Genitori.it, il sito per diventare genitori

Trovare il co-genitore ideale o il donatore di sperma ideale non è facile – soprattutto se si cerca una persona affidabile e compatibile gratuitamente e nelle proprie vicinanze.

Il sito Co-Genitori.it mette a disposizione un ampio database di uomini e donne con oltre 100.000 utenti, tra cui anche molti da Italia e Svizzera. Iscrivendoti sul sito è possibile accedere a questo database per trovare il co-genitore o il donatore di sperma più adatto a te.

Co-Genitori.it mette a disposizione una funzionalità di ricerca con filtri per selezionare le persone giuste tra tutti i suoi utenti. Inoltre, il sito è anche dotato di un forum per scambiarsi opinioni, fare domande e rispondere ai dubbi più frequenti.

La piattaforma è semplice e intuitiva, per facilitare quello che è già una ricerca complessa e talvolta non facile. La filosofia di Co-Genitori.it è semplice: tutti possiamo diventare genitori, a prescindere dallo stato civile e dall’orientamento sessuale. L’utilizzo della piattaforma può aiutare gli aspiranti genitori a trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Co-Genitori.it si impegna a trovare donatori di sperma affidabili a titolo gratuito, con una procedura di verifica che possa garantire la sicurezza degli utenti.

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