Dire ai vostri figli che sono stati concepiti tramite donazione di ovuli o sperma può essere piuttosto intimidatorio. Se volete che conoscano le loro origini, vi starete chiedendo come dare la notizia nella maniera più indolore possibile. In generale, è meglio iniziare la discussione quando i bambini sono piccoli, ma alcuni genitori aspettano che il proprio figlio sia più maturo prima di decidere di avere “quel discorso”.

I giovani genitori multietnici sorridenti abbracciano le coccole con il piccolo figlio birazziale carino a casa

Perché dovreste dire ai vostri figli che sono stati concepiti grazie a un donatore?

Se state leggendo questa pagina, probabilmente avete deciso di dire ai vostri figli del loro concepimento tramite donazione di ovuli o sperma e forse siete alla ricerca di alcuni consigli e informazioni su come avere questa conversazione difficile. O forse state pensando di avere un bambino grazie a una donatrice di ovuli o donatore di sperma e vi piacerebbe già sapere il modo migliore per rivelare ai vostri futuri bambini le loro origini. Oppure siete già genitori ed esitate tra il dire o meno ai vostri figli che sono sono tati concepiti tramite un donatore.

Ci sono molti motivi diversi per dare questa notizia ai vostri figli. Potreste farlo, ad esempio, perché non volete ci siano segreti nella vostra famiglia e che questa si basi su un rapporto di fiducia e onestà. Oppure perché pensate che vostro figlio abbia il diritto di conoscere le proprie origini, o pensate che il loro concepimento sia un pezzo importante della loro storia personale ed è quindi importante che loro sappiano la verità per poter costruire la propria identità. Discutere della situazione potrebbe anche aiutare a fornire una spiegazione per le potenziali differenze fisiche tra voi e vostro figlio.

Un’altro motivo per dire la verità è che i vostri figli potrebbero pur sempre scoprirla accidentalmente. È possibile che qualcuno a cui vi siete affidati possa rivelare la notizia (per caso o non). I vostri figli potrebbero anche scoprirlo dopo una discussione con voi o semplicemente per via della loro stessa curiosità. Sapere la verità direttamente dai propri genitori (preferibilmente all’inizio) eviterà a voi e al vostro bambino di ritrovarvi di fronte a una scoperta accidentale, che potrebbe, purtroppo, essere sconvolgente.

Qual è l’età ideale per parlarne con i bambini?

Diversi studi rivelano che i bambini i cui genitori rivelano la verità sul loro concepimento sin in giovane età tendono a reagire in maniera meno negativa. È meglio iniziare la conversazione in anticipo, idealmente quando hanno 5 anni o meno. In questo modo, vostro figlio crescerà sentendosi più a suo agio con l’argomento, evitando così lo shock di apprendere la notizia per la prima volta quando sarà più grande.

Questo renderà la situazione più semplice per voi, il vostro partner e vostro figlio. Inoltre, le informazioni che fornirete a vostro figlio gli permetteranno di sviluppare la propria identità. Rivelare la notizia quando vostro figlio è ancora piccolo vi permetterà anche di evitare le complicate domande che dei bambini più grandi potrebbero porvi.

Quando hanno 7-8 anni, i bambini hanno una percezione migliore di cosa significhi per loro essere stati concepiti tramite donazione. Possono rendersi immediatamente conto che ciò significa che non sono geneticamente correlati a uno dei loro genitori (o entrambi). Altre volte, i bambini richiedono più tempo per giungere a questa conclusione. In entrambi i casi, la rivelazione può causare shock o turbamenti.Rivelare la verità quando sono degli adolescenti o degli adulti potrebbe essere molto più complicato. La notizia potrebbe sconvolgere chi la riceve, anche se questo non avviene in tutti i casi. Tuttavia, nonostante la maggiore complessità della situazione, non è mai troppo tardi per dirlo.

Qual è il modo migliore per dirglielo?

Il modo migliore dipende dall’età e personalità dei vostri bambini. La spiegazione per un bambino di cinque anni non sarà la stessa data a un quindicenne.Quando piccoli, i genitori possono cominciare a dare la notizia ai propri figli durante un bagnetto o il gioco, per esempio. Potreste anche trovare libri per bambini adatti alla loro età che spiegano cosa sia il concepimento tramite donatore. Questa soluzione potrebbe esservi di grande aiuto, specialmente se non sapete trovare le parole giuste.

È importante mantenere la conversazione nel corso degli anni, piuttosto che rivelare tutto in una volta. Distribuite le informazioni nel tempo e spiegate la situazione gradualmente. È possibile iniziare la discussione quando il bambino è piccolo e introdurre gradualmente il concetto di concepimento con donazione di sperma o ovuli.

Maggiore è l’età, maggiore sarà la quantità di dettagli che potete fornire. Quando saranno più maturi, probabilmente vi porranno domande per sapere di più sulla loro unica situazione. Assicuratevi che sappiano che siete sempre disponibili a rispondere a più domande quando ne avranno bisogno.Non abbiate paura a sollevare la questione di tanto in tanto, così da controllare con regolarità se i vostri figli abbiano dubbi o preoccupazioni a riguardo. Potreste sentirvi a disagio nel parlare della questione, ma è importante per i vostri figli.

Se decidete di farglielo sapere per la prima volta quando sono più grandi, la discussione sarà inevitabilmente diversa da quella che sarebbe con un bambino più piccolo. Oltre ai tecnicismi della donazione che potrebbero interessarli, potreste includere nella conversazione i motivi per cui avete aspettato così tanto tempo per dare loro la notizia, oltre alle vostre motivazioni per il ricorso a una donazione. Inoltre, spesso vogliono avere più informazioni sul proprio donatore.

Che tipo di parole dovrei usare?

Quando date la notizia a dei bambini piccoli, mantenete un tono semplice e positivo. Adattate le vostre parole all’età e alla personalità di vostro figlio.Oltre a questo, è importante prestare attenzione al linguaggio che usate. Quando vi riferite al vostro donatore, non abbiate paura a chiamarlo “donatore” piuttosto che “madre” o “padre”, a meno che il vostro donatore non sia il vostro co-genitore ed è quindi coinvolto nell’educazione di vostro figlio.

Cosa fare se reagiscono male

I bambini piccoli non sono interessati alle connessioni genetiche e raramente reagiscono male a questo tipo di informazioni. Di solito solo verso gli 8 anni i bambini iniziano a capire che essere concepiti grazie a donatori significa che non sono geneticamente correlati a uno dei loro genitori (o entrambi). Questa rivelazione potrebbe confonderli e turbarli. È importante rivelare la notizia gradualmente in modo che abbiano abbastanza tempo per elaborarla. Prestate attenzione alle loro reazioni, ascoltateli e preparatevi a rispondere alle loro domande.

Se la notizia viene data quando i figli sono più grandi (adolescenti o adulti), questa potrebbe causare rabbia o risentimento verso i genitori, dal momento che i figli stessi potrebbero sentire di esser stati tenuti all’oscuro delle proprie origini. Ricordatevi di rimanere il più disponibili possibile, in modo che possano farvi altre domande sul loro donatore di sperma o di ovuli, o sulla vostra decisione di optare per una donazione. Se hanno difficoltà ad accettare questa rivelazione, potreste anche prendere in considerazione l’idea di ricevere un piccolo aiuto aggiuntivo rivolgendovi a uno psicologo o entrando a far parte di gruppi di supporto per i bambini concepiti tramite donazione.